Il 6 dicembre a Bari è un giorno che si aspetta con trepidazione, un po’ come il cornetto caldo la mattina presto. È la festa di San Nicola, il patrono della città, che tra preghiere solenni e abbuffate di focaccia, si conclude con un’esplosione di colori nel cielo: i fuochi d’artificio! Un evento che ogni barese conosce bene, perché non è solo uno spettacolo pirotecnico, ma un’occasione per vivere l’orgoglio della città... e discutere su chi abbia trovato il posto migliore per guardarli.
L'arte di trovare il posto perfetto
Se sei un barese DOC, sai che guardare i fuochi non è mai solo "guardare i fuochi". È una competizione feroce per accaparrarsi la posizione migliore. Lungomare, molo Sant’Antonio, terrazzi improvvisati: tutto vale. E c’è sempre quello che dice di conoscere "il posto segreto" dove non c’è folla e si vede tutto. Peccato che quel posto si riveli il più affollato di tutti.
L’orologio barese: tra ritardi e anticipazioni
I fuochi a Bari seguono un orologio speciale, il cosiddetto "tempo barese". Si sa che devono iniziare alle 20:00, ma realisticamente ci si aspetta le prime esplosioni alle 20:15. Così c’è tempo per fare un ultimo salto al chioschetto per una Peroni e una porzione di sgagliozze. E attenzione: chi arriva troppo presto rischia di passare il tempo cercando di proteggersi dal vento gelido del porto.
Lo spettacolo: magia nel cielo (e nel cuore)
Quando finalmente il primo colpo risuona, tutti alzano lo sguardo. Bambini che gridano "Wow!", nonni che si ricordano "di quando qui c’era solo il mare", coppie che si tengono per mano. Le luci colorate esplodono a ritmo, quasi sincronizzate con il mormorio del mare. E poi, c’è sempre quel momento in cui una stella cadente luminosa lascia tutti a bocca aperta… tranne chi sta filmando col cellulare e si lamenterà della scarsa risoluzione.
Il dopo-fuochi: riflessioni e panzerotti
Dopo lo spettacolo, Bari si divide in due gruppi: quelli che commentano entusiasti la bellezza dei fuochi ("Quest’anno hanno superato se stessi!") e quelli che trovano sempre un difetto ("Ma li hai visti a Napoli? Lì sì che sanno fare i fuochi!"). Tuttavia, c’è una cosa che unisce tutti: il richiamo del cibo. Dopo i fuochi, infatti, è tradizione fermarsi in piazza per un panzerotto caldo o una sgagliozza croccante. Perché in fondo, a Bari, ogni occasione è buona per mangiare.
San Nicola e i fuochi: una tradizione che brilla
I fuochi d’artificio di San Nicola sono più di un evento: sono un rituale che unisce generazioni e che illumina il cuore dei baresi. Che tu li guardi dal lungomare, da un balcone o persino su Instagram, non puoi fare a meno di sentirti parte di questa città straordinaria. Perché a Bari, anche il cielo si veste di festa.
E ricordate: la prossima volta che qualcuno vi dice che ha trovato “il posto segreto” per vedere i fuochi, sappiate che lo troverete in fila con voi per il panzerotto. Buona festa di San Nicola!